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Diffusori . Calici . Animals

Pinocchio

IL CALICE DAL DESIGN INNOVATIVO

Ha due parti che si incastrano con un facile giunto in ottone. E’ un prodotto di design il nostro Pinocchio in cui calice in cristallo e il manico in legno si dividono per poterli gestire al meglio. Pensato per wine lovers e sommelier che potranno cambiare il calice e non solo. Per ogni vino, il suo calice: Pinocchio.

UN UNICO STELO IN LEGNO, TANTI CALICI

E’ L’AGGANCIO? CON UN SEMPLICE GESTO, MA RIVOLUZIONARIO

Ed eccola qua la forza del nostro Pinocchio: il calice in cristallo può avere anche forme diverse, può essere cambiato facilmente, mantenendo lo stelo in rovere. Calice e stelo si uniscono con un giunto in ottone a incastro. Rivoluzionario come lo è la semplicità. Innovativo. E funzionale. Per arricchire l’esperienza del percorso di degustazione del vino.

QUANDO LO STELO IN LEGNO PUO’ DIVENTARE COME LO VUOI

Artigianalità, handmade sono i valori del nostro Pinocchio. Così come il calice si può vestire di forme diverse, giuste per la degustazione, anche lo stelo in legno del nostro bicchiere può prendere forme diverse. E’ la tradizione artigiana che prende vita, come nella storia del maestro di Collodi. Una tradizione di qualità che innova. E risponde alle richieste di wine lovers, professionisti del vino, sommelier.

“Pinocchio”, calice dal cuore di legno
e dall’anima di cristallo

L’opinione del presidente del Design Campus,
Massimo Ruffilli

A prima vista, cosa comunica questo oggetto?
“E’ un pezzo di design orientato a evocare le tradizioni del calice antico toscano, con riferimento alle tecnologie del miglior artigianato artistico fiorentino. Tuttavia l’idea di dividere l’oggetto in due parti, usando materiali diversi, e renderlo scomponibile è un concetto fortemente moderno: consente il lavaggio del vetro, destinando invece la parte sottostante a un invecchiamento naturale”.

Cosa pensa del riferimento alla figura di Pinocchio?
“Il rimando al burattino di legno consente un ricordo preciso dell’universale capolavoro di Carlo Lorenzini. Per l’appunto nel 2015 ricorre il 150esimo anniversario di Firenze capitale d’Italia: Lorenzini, come Artusi, è stato protagonista dell’alta letteratura fiorentina di fine Ottocento”.

Parliamo delle forme di questo calice da vino
“La forma del calice è accattivante e originale perché è raro trovare un manico in legno. Questa è una novità sia morfologica sia stilistica: nella storia dell’oggetto troviamo manici in argento, peltro, ceramica, vetro ma molto raramente in legno. Un materiale caldo che contribuisce alla riuscita visiva dell’oggetto ma anche alla sua funzionalità, nel mantenere la giusta temperatura del vino.
Arrivo anche a dire che questa forma e questi materiali mi fanno vedere l’oggetto con un’altra possibile funzione: un elegante porta candele, posato su un bel tavolo estivo. In sostanza non si tratta di un re-design dell’oggetto, ma proprio di un suo ripensamento. In questo momento, a mio avviso, siamo davvero saturi di forme moderne alla “bauhaus maniera”, con linee eccessivamente minimali e volumi essenziali. Non siamo in Germania, siamo in Italia, in Toscana: non dico torniamo al Barocco, dico torniamo alle nostre forme, più complesse e morbide. E’ il nostro passato e non va rinnegato”.

A prima vista, cosa comunica questo oggetto?
“E’ un pezzo di design orientato a evocare le tradizioni del calice antico toscano, con riferimento alle tecnologie del miglior artigianato artistico fiorentino. Tuttavia l’idea di dividere l’oggetto in due parti, usando materiali diversi, e renderlo scomponibile è un concetto fortemente moderno: consente il lavaggio del vetro, destinando invece la parte sottostante a un invecchiamento naturale”.

Cosa pensa del riferimento alla figura di Pinocchio?
“Il rimando al burattino di legno consente un ricordo preciso dell’universale capolavoro di Carlo Lorenzini. Per l’appunto nel 2015 ricorre il 150esimo anniversario di Firenze capitale d’Italia: Lorenzini, come Artusi, è stato protagonista dell’alta letteratura fiorentina di fine Ottocento”.

Parliamo delle forme di questo calice da vino
“La forma del calice è accattivante e originale perché è raro trovare un manico in legno. Questa è una novità sia morfologica sia stilistica: nella storia dell’oggetto troviamo manici in argento, peltro, ceramica, vetro ma molto raramente in legno. Un materiale caldo che contribuisce alla riuscita visiva dell’oggetto ma anche alla sua funzionalità, nel mantenere la giusta temperatura del vino.
Arrivo anche a dire che questa forma e questi materiali mi fanno vedere l’oggetto con un’altra possibile funzione: un elegante porta candele, posato su un bel tavolo estivo. In sostanza non si tratta di un re-design dell’oggetto, ma proprio di un suo ripensamento. In questo momento, a mio avviso, siamo davvero saturi di forme moderne alla “bauhaus maniera”, con linee eccessivamente minimali e volumi essenziali. Non siamo in Germania, siamo in Italia, in Toscana: non dico torniamo al Barocco, dico torniamo alle nostre forme, più complesse e morbide. E’ il nostro passato e non va rinnegato”.

DEDICATO A SOMMELIER E WINE LOVERS RAFFINATI E CONSAPEVOLI

Pinocchio è un oggetto di design innovativo che Maya Design dedica ad un pubblico consapevole, raffinato, wine lovers, sommelier, professionisti che conoscono il mondo del vino. E sanno scoprire e valorizzare tutte le potenzialità di questo calice dal cuore di legno e anima in cristallo.